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Campilongo si presenta: “Quello che dobbiamo fare è vincere”

Riministemma
loza on 3 luglio 2014 - 17:25 in Altri Sport, Calcio, Dilettanti, Seconda divisione

Eccolo qua, Salvatore Campilongo, entusiasta e con voglia di lavorare. Un allenatore “da campo”, come ripete più volte lui stesso. Un allenatore che bada a quello che succede in settimana e in partita, con pochi fronzoli e ghirigori. Quel che serviva per la rifondazione, probabilmente.

“Gli do il benvenuto – dice il presidente Fabrizio De Meise nel farlo apro una nuova iniziativa. Il Rimini vuole rappresentare i valori della città e a tutti quelli che arriveranno qui da noi consegnerò, partendo da oggi col mister e il ds, il libro sui 100 anno della squadra. Campilongo? È la persona giusta, l’unico allenatore incontrato e tra l’altro con un curriculum importante”

Parola poi al nuovo allenatore…

“Le parole del presidente fanno indubbiamente piacere – commenta Campilongoe, al di là del rapporto che si è instaurato, penso che la scelta sia stata dettata da quello che posso fare. Sono abituato a lavorare sul campo e mi sono sentito subito molto partecipe del progetto. Ho accettato con grande entusiasmo e non vedo l’ora di cominciare”

Si comincia da una retrocessione…

“E so che per questo c’è grande scoramento, ma bisogna ripartire – continua il neo tecnico biancorosso -. È necessario ricreare entusiasmo e, per quanto mi riguarda, lo posso fare sul campo, non a parole. Entro in punta di piedi in un club che ha avuto in passato grandi allenatori come Leo Acori. La mia squadra deve essere bella, sbarazzina e giocare un buon calcio, con giocatori che non si risparmiano la domenica e danno tutto per la maglia. È da qui che voglio ripartire”

I dettagli tecnici sono presto presentati…

“Ho sempre preferito il 4-3-3, ma non sono un integralista. La rosa? La scelta degli under è fondamentale, anche perché credo che per gli over Rimini sarà una piazza ambita e non ci saranno problemi. Noi, comunque, quello che dobbiamo fare è vincere. Mi è già successo a Ischia di partire da zero giocatori, ma non è un problema. In serie D non è difficile”

Capitolo Ricchiuti…

“Con Adrian ho un buon rapporto e per il momento posso solo dire che valuteremo insieme alla società e al ds. È un giocatore straordinario e non lo scopro certo io. I giovani del settore giovanile? Sì, qualcuno verrà in ritiro con noi”

Lo staff sarà composto dal vice, Marco Arno, dal preparatore dei portieri, Franco Cotugno, e da un preparatore atletico che deciderà la società. Il 24 luglio la squadra si ritroverà al campo per i primi test e il 27 partirà per il ritiro.

“I ruoli chiave da coprire? Difensori centrali, centrocampista basso e attaccante – rivela il ds Pastore – Per quanto riguarda la punta, andremo su un giocatore che abbia un discreto score di gol in categoria, più che su uno che scenda, magari malavoglia, dalla Legapro”

Chiusura con l’annosa questione ripescaggio…

“Quanto ci credo? Preferisco non rispondere – dice De Meis -. Se invece mi chiedete quanto ci spero, posso rispondere ‘molto’”.

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