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5 febbraio, auguri a CR7 e Carlitos Tévez!

CR7 2
loza on 5 febbraio 2014 - 0:01 in Oggi faccio gli Auguri a...

Uno è il Principe azzurro, o forse rosa e violetto con strass e cristalli. Un po’ (molto) fighetto ma anche fenomenale con la palla tra i piedi. L’altro è Shrek, potrebbe recitare in Machete per Robert Rodriguez e ha una “garra” che in confronto Pasquale Bruno pareva un’educanda.

Uno sta tra i top of the pops, anzi, è proprio il top. Il migliore. Il re della montagna. L’altro lotta, sgomita, segna molto meno ma trova le sue nicchie pregiate nel calcio d’altissimo livello.

The beauty and the beast, CR7 e Carlitos Tévez. Cristiano Ronaldo e il puntero bianconero. Insieme fanno il compleanno oggi, di diverso hanno quasi tutto, a parte il ruolo.

CR7 fa 28 anni oggi e crediamo che li festeggerà adeguatamente nonostante il rosso nella gara col Bilbao. In fondo: 1) Il Real è solo a -3 dall’Atletico e di tempo per vincere la Liga ce n’è, 2) Negli ottavi di Champions c’è lo Schalke 04 e non il Brasile, 3) Ha appena vinto il Pallone d’Oro, 4) Irina Shayk. Basta? Beh, se non basta possiamo anche metterci l’incredibile media realizzativa, gli elogi e i successi con Manchester United e Real. In più i complimenti del Migliore. Inteso come Best, George Best: “There have been a few players described as the new George Best over the years, but this is the first time it’s been a compliment to me”. I trofei? Relativamente pochi rispetto al valore assoluto del ragazzo, che si farà peeling e si curerà le sopracciglia, ma a parte questo è il BITW, Best in the world (almeno adesso). In ogni caso sono pur sempre 3 Premier, 1 Liga, 1 Champions e svariate coppette qua e là. E chi sta meglio di Cristiano Ronaldo?

E l’Apache? Oggi 30 anni. In passato, anche volendo, non avrebbe potuto aspirare a essere icona di bellezza. Questo perché, fatto noto, quando non aveva compiuto nemmeno un anno gli si è rovesciata addosso acqua bollente e lui è rimasto con cicatrici da spavento. Caratterino? Caratteraccio? Carattere, diciamo noi, perché non si sono mai viste in giro mammolette che diventano trascinatori. Viaggia molto da una squadra all’altra, Tévez: Boca Juniors, Corinthians, West Ham, United, City, Juve. Mancini gli ha dato la fascia, Conte si fida di lui. I trofei arrivano copiosi e anche i gol, tanto che nel 2011 è capocannoniere della Premier assieme a Berbatov. Forse c’è una cosa che non vi aspettereste andando a spulciare il palmares. Ha vinto più di CR7. Sì, più di CR7. Un campionato in ogni club, tranne il West Ham. Pronti? Via: l’Apertura col Boca, in Brasile nel 2005 col Corinthians, due Premier con i Red Devils e una coi Citizens, il prossimo con la Juve (dai su, è andata…). Champions? Sì sì, anche Champions. Col Manchester United nel 2008. Poi una Libertadores e un’intercontinentale. E si è portato a casa anche un oro olimpico (Atene), il che per uno sportivo vero è roba da sogno. Ah, poi avrebbe anche il numero 10 della Juve. E scusate se è poco…

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