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DRAFT NBA 2015: I GIUDIZI

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loza on 7 luglio 2015 - 10:08 in NBA, Sport USA

Il draft di quest’anno si presentava come uno dei più incerti degli ultimi tempi, infatti oltre alla 1st pick (che era scontata) regnava una generale incertezza, dovuta anche alle numerosi voci di trade che avrebbero coinvolto le primissime scelte. Le attese sono state ampiamente rispettate. Andiamo a vedere chi, a parer mio, ha fato un ottimo Draft, chi poteva fare meglio e chi ha fatto scelte quantomeno azzardate.

PROMOSSI

MINNESOTA TIMBERWOLVES - Già il fatto di avere la first pick li aiutava e non poco e infatti sono andati sul sicuro con Karl-Anthony Towns, big man di Kentucky con ottima mano e eccellente in difesa, ma sono riusciti a scambiare le loro seconde scelte con la scelta numero 24, Tyus Jones, andando a colmare l’altro loro buco nel roster, quello di vice-Rubio. I Timbervolves hanno messo in piedi un Draft esemplare, scegliendo i giocatori sia in base al talento, sia alle loro necessità, e il prossimo anno saranno una delle squadre più divertenti da veder giocare grazie soprattutto a un roster composto da Rubio, Jones, LaVine, Muhammad, Wiggins, Towns, Payne, Bennett, Bijelica e Dieng, più i vari Pekovic e Martin che però non sembrano fare parte del progetto.

LOS ANGELES LAKERS - Con la seconda scelta del Draft, in barba a moltissimi pronostici, hanno selezionato D’Angelo Russell (un angelo nella città degli angeli, intravedo già i manifesti del film se questo diventa forte come dovrebbe), combo-guard mancina proveniente da Ohio state, grande realizzatore e passatore. Alla 27, un po’ a sorpresa, hanno scelto Larry Nance Jr, PF dalla mano educata e atletica, che ben si completa con Randle, mentre alla 34 hanno scelto Anthony Brown, SF con un possibile futuro da 3&D grazie a un’ottima mano e ha spiccate doti da tiratore dall’arco.

ORLANDO MAGIC - Ai Magic serviva un giocatore che dicesse “Basta, adesso tiro e segno” e Hezonja è esattamente quel tipo di giocatore. A un tiro mortifero accompagna un atletismo d’èlite pure per la NBA e una personalità non proprio normale (arma a doppio taglio). In più difensivamente è un ottimo elemento e fisicamente è già abbastanza pronto. Al secondo giro hanno scelto Tyler Harvey, guardia tiratrice come ce ne sono pochissime (che oltre a tirare sa fare ben poco altro), ma comunque un esterno con tiro che serviva come il pane.

DENVER NUGGETS - Hanno sfruttato le scelte precedenti che hanno fatto scendere Mudiay fino a loro e non ci hanno pensato due volte a prenderlo (data anche la probabile partenza di Lawson). Mudiay è una PG moderna atletica, con un ottimo ball-handling e ottime doti da passatore, il tutto in un corpaccione da 196 cm x 95 kg (di muscoli). Le sue più grandi lacune sono il tiro e la gestione dei ritmi, ma su entrambe ci si può lavorare (vedi Wall).

MIAMI HEAT - Anche loro, come i Nuggets, hanno scelto un giocatore che era dato ben più in alto, per la felicità di Riley e dei tifosi. Con la pick numero 10 si sono presi Justise Winslow, guardia\ala protagonista nel titolo di Duke di quest’anno, dotata di eccellenti doti atletiche e difensive, inoltre con una mentalità vincente. Il tiro deve diventare più costante e deve migliorare le soluzioni dal palleggio, ma l’età è dalla sua. Al secondo giro hanno draftato Josh Richardson, che può diventare un buon elemento di rotazione grazie alle sue doti atletiche.

SACRAMENTO KINGS - La scelta di Willie Trillie Cauley – Stein alla 6 ha due chiavi di lettura. Infatti il centro ex Kentucky è un ottimo rim protector e difensore in generale, capace di tenere il passo anche con gli esterni, mentre offensivamente è molto migliorato nei jumper e nei tiri liberi. WCS potrebbe sia essere il sostituto in caso di partenza di Cousins (che secondo me non avverrà dato che il presidente ha dichiarato che pur di non privarsi della sua stella licenzierà dopo 3 mesi Karl) sia essere il compagno di front court che DMC invocava da anni, ovvero uno che potesse coprirgli le spalle difensivamente e lasciargli ampi spazi offensivamente.

PHOENIX SUNS - Alla 13 hanno preso il giocatore più giovane del lotto, Devin Booker, un tiratore micidiale con ampi margini di miglioramento e con un’altezza importante per una SG (sfiora i 2 m) in più non forza quasi mai e, come ha fatto vedere quest’anno capace di portare alla causa punti veloci in pochi minuti.

WASHINGTON WIZARDS - Si tutelano in vista della quasi certa partenza di Pierce prendendo Oubre, guardia\ala atletica che ama giocare in transizione dall’ottimo potenziale che ben si completa con Otto Porter. Se questo non si perde con la testa diventa un all-star.

TORONTO RAPTORS - Dopo la partenza di Vasquez il need impellente era un 1 che potesse dare un contributo immediato e Delon Wright è esattamente quel giocatore, play puro con ottime doti da rimbalzista ma da migliorare al tiro, ma fisicamente e mentalmente pronto dal giorno 1. Al secondo giro si sono assicurati Norman Powell, guardia atletica e difensiva.

HOUSTON ROCKETS - Hanno approfittato delle scelte altrui (vedi Rozier e Vaughn) e si sono accaparrati Dekker, ottimo elemento di rotazione, buon tiratore di striscia e discreto difensore che può essere usato anche da 4 tattico. Al secondo giro si sono presi Harrell, dato 10 posizioni più su, PF cattiva come l’aglio e rimbalzista.

UTAH JAZZ –  Hanno preso il lungo che serviva per completare il front-court, ovvero intelligente, passatore e con un buon tiro dalla media. Si completa con Favors e Gobert mentre al secondo giro ecco un giocatore, Olivier Hanlan, capace di fornire punti in pochissimo tempo dalla panchina grazie a istinti offensivi di primo livello.

OKLAHOMA CITY THUNDER - Serviva qualcuno che potesse giocare sia con Westbrook sia senza e Payne è proprio quel giocatore dato che ha sia eccellenti doti realizzative sia da passatore. Al secondo giro si sono assicurati Dakari Johnson, giocatore con talento da lottery ma limitato dalla poca cattiveria e dal platoon di Kentucky.

INDIANA PACERS - Hanno preso il miglior giocatore disponibile in quel punto, Myles Tuner, ossia un lungo con ottime mani, buonissimo tiro dal mid range e ottima attitudine difensiva può essere sia il partner di Hibbert che il suo sostituto in caso di partenza.

NEW JERSEY NETS - In un colpo solo si sono liberati di Plumlee e hanno coperto i buchi di SF e PF. Con la prima scelta (in origine di Portland) hanno draftato Rondae Hollis-Jefferson, grandissimo difensore e atleta, ma con un tiro praticamente inesistente, mentre con la seconda hanno scelto Chris McCullogh, grande atleta e gran difensore in prospettiva, dato in lottery fino a due mesi fa ma scivolato fino a questo punto per infortunio.

GOLDEN STATE WARRIORS - Con la scelta di Kevon Looney si sono portati a casa uno dei migliori rimbalzisti del lotto. Kevon inoltre è un grande atleta e ha dimostrato di saper punire anche da dietro l’arco. Potrebbe non essere prontissimo, ma alla lunga potrebbe rivelarsi la steal of the Draft.

RIMANDATI

PHILADEPLHIA 76ERS - Hinkie si conferma coerente con sua ideologia e per il terzo anno sceglie il miglior giocatore rimasto. Piccolo problema, sono tutti e tre centri, quindi a meno di trade la scelta resta incomprensibile data la disponibiltà di Winslow, Mudiay e Hezonja, molto più congeniali per ruolo. Al secondo giro hanno scelto altri 2 lunghi (Holmes e Gaudaitis) e JP Tokoto. Tokoto potrebbe essere la magata della notte, infatti si tratta di un tleta d’èlite e di un ottimo difensore, ma offensivamente è ancora da costruire. A quel punto del Draft (pick 58), però, era una scommessa da fare.

NEW YORK KNICKS - Kristaps Porzingis da qui a 5 anni potrebbe tranquillamente diventare il miglior giocatore del draft. Un 215 così mobile, coordinato e con un tiro da guardia è merce rarissima, e in più si adatta bene alla triangle. Piccolo problema: Carmelo ha 31 anni, non ha tempo di aspettare e vuole vincere subito, mentre il lettone è un giocatore da aspettare e da sviluppare, il che potrebbe richiedere 2-3 anni. Alla 19 hanno scelto Grant, PG già pronta per portare un contributo alla squadra e con carattere. Al secondo giro la scelta di Hernangomez è da leggere in chiave futura, il giocatore è sotto contratto con il Real Madrid ma già quest’anno è stato uno dei migliori giovani della ACB conquistandosi l’interesse di molti scout.

DETROIT PISTONS - Van Gundy si era completamente invaghito di Johnson e Porzingis, e una volta andato via il primo la scelta di Johnson gli è sembrata la più logica, ignorando però Winslow, molto più futuribile e utile offensivamente del prodotto di Arizona. Stanley è un mastino difensivo con una forza fisica assurda, ma deve necessariamente migliorare offensivamente sia il tiro sia il trattamento palla.

CHARLOTTE HORNETS - Jordan si era innamorato follemente di Kaminsky tanto da ritenerlo uno dei migliori giocatori del Draft e da sacrificare Vonleh e la sua futuribiltà (Noah è più giovane di Frank) pur di lasciare spazio al prodotto di Wisconsin. Solo che Frank avrebbe bisogno di un altro lungo affianco che potesse coprirgli le spalle in difesa, e Jefferson non è propriamente questo giocatore, anche se l’arrivo di Batum e la presenza di Kidd-Gilchrist e Taylor è proprio in questa direzione, ovvero migliorare la fase difensiva.

MILWAUKEE BUCKS - Il need sembrava essere quello di un lungo e dato che Boston aveva passato Portis la sua scelta sembrava scontata. Invece ecco la (mini) sorpesa, Rashad Vaughn. Rashad potrebbe essere il realizzatore sugli esterni che mancava, completo offensivamente è buon tiratore da tre, ma ha bisogno di avere molto la palla per rendere e in una squadra con Middleton, Parker, Antetokounmpo e Carter-Williams questo non sembra possibile.

DALLAS MAVERICKS - Data la scadenza di Rondo sembrava ovvia la scelta di una PG (era ancora senza cappellino Jones) e invece ecco arrivare una guardia-ala: Justin Anderson. Justin rischia di essere uno specialista di livello èlite, dato il tiro ottimo, le grandi doti atletiche e l’attitudine difensiva, solo che rischia di essere coperto da Parsons.

MEMPHIS GRIZZLIES - A Memphis serviva un giocatore capace di chiudere i break avversari e che fosse pericoloso dall’arco e quindi RJ Hunter sembrava la scelta più logica e invece ecco per il secondo anno di fila una PF, Jarell Martin. Jarell è molto simile a Stokes come tipo di giocatore anche se ha mani migliori, e vista la partenza di Leuer può essere una buona scelta.

SAN ANTONIO SPURS - Con la scelta di Nikola Milutinov gli Spurs si assicurano un giocatore europeo, che lasceranno maturare in Europa, con una grande mobilità e una insospettabile velocità di piedi. In futuro ne risentiremo parlare ma ora come ora è impossibile da valutare. Anche se a dirla tutta l’ultima scelta fatta in questa direzione non è stata proprio delle migliori… (Jean-Charles, alla 28 nel 2013, sta facendo male in Europa).

BOCCIATI

BOSTON CELTICS - Boston aveva disperato bisogno di un lungo o di un’ala piccola e con ancora i vari Dekker, Hollis-Jefferson, Portis ed Anderson disponibili, alla 16 sono andati a pescare un’altra PG, Terry Rozier, che come caratteristiche è molto, troppo, simile alle altre guardie presenti a roster. Scelta leggermente diversa per quanto riguarda Hunter, una guardia con un tiro così efficace a roster mancava, ma anche qui con McCullough, Looney, Harrell e Christmas liberi si poteva fare meglio. Al secondo giro, oltre a Mickey, buona scelta, si poteva fare una scommessa europea o internazionale (Gaudaitis, Eriksson, Diez, Radicevic, Mitrovic, Singh Bhamara e Agravanis liberi) o su un lungo dal grande talento ma con qualche problema caratteriale (Upshaw, Alexander, Johnson e Wood liberi), e invece no, anche qui un’altra guardia.  Scelte incomprensibili.

PORTLAND TRAIL BLAZERS - Dopo la partenza di Batum (con annessi arrivi di Henderson e soprattutto Vonleh) e l’ingresso in free-agency di Aldridge, Matthews e Lopez, la ricostruzione è oramai certa e sembrava anche ben avviata dato che per completare un quintetto giovane ma interessantissimo mancava solo una SF. La SF era anche arrivata, infatti Hollis-Jefferson è un prospetto interessantissimo e ben si inseriva nel quintetto di Portland, ma poi è stato spedito senza troppi complimenti a Brooklyn in cambio di Plumlee che rischia solo di chiudere uno dei due interessantissimi lunghi presenti a roster. Scelta difficile da capire.

CLEVELAND CAVALIERS - La presa di Jones alla 24 poteva essere una vera magata, ma poi hanno deciso di mandare tutto a donne di facili costumi scambiandola per la 31 e la 36. Con la 31 hanno puntato su Cedi Osman, progetto a lunghissimo termine che resterà a maturare in Europa, e Rakeem Christmas che rischia di essere una copia mal riuscita di Tristan Thompson.

VINCITORE DI SERATA

Connor Toole: Non sono sicuro che questo sia il suo vero nome, fatto sta che questo ragazzo di 2 metri ha vinto tutto. Si è finto un giocatore draftato dagli Utah Jazz (con annesso cappellino e smoking) e ha bazzicato per tutti i locali di New York rimediando da bere gratis e trovandosi circondato da ragazze che facevano di tutto per spupazzarselo. MVP

https://www.youtube.com/watch?v=HsvaQR9hKDI

SCONFITTO DI SERATA

Rakeem Christmas: Il suo abito è quanto di più tamarro e inguardabile si sia mai visto in un Draft (e non solo). Una giacca con i fiorellini colorati di svariati colori su una camicia bianca. Non so chi sia il suo sarto o il suo consulente ma deve andare a farsi vedere e visitare da uno bravo.

 rakeem

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