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De Meis furioso con la Gazzetta, ma la Lega Pro non si fa

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loza on 25 luglio 2014 - 19:12 in Altri Sport, Calcio

Non è “livore”, quello di oggi di Fabrizio De Meis. Non è nemmeno “disappunto” o “rammarico”. No no, oggi il presidente del Rimini era proprio nero dalla rabbia. Anzi, di più. Furioso, senza la minima concessione a un rasserenamento che in queste ore proprio non è di casa negli uffici biancorossi.

De Meis è furente con la Gazzetta dello Sport per l’articolo di oggi a pagina 15. Sopra c’è Insigne, si parla dell’attacco del nuovo Napoli e si fantastica sulle possibilità scudetto di una delle antagoniste della Juve. Sotto, un po’ strette, ecco insieme B e Lega Pro. Nel boxino di quella che una volta chiamavamo “Serie C”, ecco il primo titolo inquietante “RIMINI: NIENTE C”. Nel pezzo, testuale, c’è scritto che “Il Rimini rinuncerà al ripescaggio: niente Lega Pro unica dunque per i romagnoli. Scorrebbe la graduatoria toccherebbe al Cuneo che però non farà domanda e quindi si arriverà con ogni possibilità al Porto Tolle (insieme a Torres e Correggese). La decisione finale spetterà al Consiglio federale del 1° agosto”.

In qualunque modo la si pensi, un pugno nello stomaco. Tutto al condizionale nel pezzo, ci mancherebbe, ma la rabbia di De Meis c’è lo stesso ed è tanta, tantissima. È un fiume in piena il presidente.

“Ho convocato questa conferenza stampa d’urgenza per le notizie apparse oggi sui giornali – annuncia subito trafelato il numero uno di Piazzale del Popolo -. Come società, e anche personalmente, sono dispiaciuto per il modo in cui sono state date le notizie. Dire ‘La Rimini Calcio rinuncia al ripescaggio’ vuol dire scrivere un’inesattezza clamorosa. Parlare per conto della società non vuol dire avere indiscrezioni. E’ stata detta una cosa falsa”.

Poi De Meis entra nel dettaglio…

“Il Rimini non può fare domanda di ripescaggio, è questa la verità Lo dicono le carte e noi ci basiamo su quelle. Col comunicato del 3 giugno 2014 (che lo stesso Presidente tiene con sé durante la conferenza stampa, ndr) la Figc ha fissato criteri e procedure. Noi ci basiamo su quelle, regole che non ci permettono di fare domanda perché la società l’aveva già fatta quattro anni fa. Non è che ‘non vogliamo’. È che ‘non possiamo’”

In più la questione del parere consultivo…

“Il 2 luglio abbiamo mandato un fax per capire come muoverci. Abbiamo chiesto un parere alla Federazione, per capire se le possibilità di andare in Lega Pro ci potessero comunque essere o no. Non ci è mai stata data alcuna risposta”  

De Meis ne ha per tutti…

“Noi abbiamo atteso fino all’ultimo per i giocatori, anche per questo finora il nostro è stato un mercato anomalo. Fino al 23 luglio abbiamo annunciato sei giocatori, ma non perché non li volessimo prendere. Solo perché il mercato per la serie D è totalmente diverso da quello per la Lega Pro. Fino a due giorni fa non abbiamo ricevuto nessuna notizia e allora abbiamo deciso di firmare tutti i contratti degli under. Fino all’ultimo abbiamo cercato di avere notizie dalla Federcalcio, ma non sono mai arrivate”

Il presidente del Rimini ci tiene poi a smentire la questione costi…

“Essere ripescati per il Rimini sarebbe un vantaggio. Per la società fare un campionato di serie D equivale a uno sforzo incredibile. Se arrivasse la risposta della Federazione il 28 luglio? È chiaro che a quel punto non ci andrei. Io un campionato per retrocedere non lo faccio”

In fondo a tutto, c’è un Rimini che farà la D. Fine delle trasmissioni. 

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