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Spurs ancora dominanti a Miami, la serie è sul 3-1

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loza on 13 giugno 2014 - 11:57 in NBA, Sport USA

Alzi la mano chi l’avrebbe detto. Alzi subito la mano che avrebbe scommesso 3 euro sulla doppietta degli Spurs a Miami. Invece è quello che succede e non è un bis normale quello di San Antonio. È un bis di dominio e forza, gioco e tecnica, esperienza e voglia di vincere. Heat annichiliti senza mezzi termini, morti sul campo, annientati. Gara4 finisce 86-107 e, se possibile, è molto più impressionante di gara3. Diaw mette insieme 8 punti, 9 rimbalzi e 9 assist, Leonard prosegue nel suo show e ci aggiunge 14 rimbalzi, Parkerino va dove vuole, gli altri ci sono tutti. E Miami? A parte Lebron nel terzo quarto, il nulla. E allora vanno sulle spalle di Dwyane Wade le accuse. Non tutte, intendiamoci…

 

Gara4 comincia senza Pitbull e J-Lo, ma obiettivamente chissene…..  C’è l’inno, ci sono le solite presentazioni, c’è la palla arancione e ci sono anche i canestri. C’è per la verità anche Danny Green, “smokin’ hot” dall’arco per il 4-13 Spurs dopo cinque minuti.

San Antonio cambia sempre, questo è assodato, e lo fa forzando anche accoppiamenti con poco senso. Su due di questi James mette una tripla (su Splitter) e attacca a centro area (su Bonner). Il problema è che per il resto il Re è un fantasmino e i punti dopo 12 minuti sono 5. E allora sui cambi, anche su quelli “senza senso”, alla fine ha ragione Pop (ma va?).

Anche perché in questo modo Leonard è libero dalla pesantezza della marcatura di James e può vagare per il campo come presenza immanente. Non tanto a livello di punti come in gara3, ma per come va a rimbalzo, per la fisicità in area e in difesa pure sugli aiuti.

In mezzo a un primo quarto tutto neroargento succedono anche cose strane, che in gara3 non avremmo mai visto. Esempi? Leonard che sfonda su Chalmers, Battier che entra in campo e una gran palombella in entrata di Bonner.

Poi però guardi il tabellone a inizio secondo periodo e vedi scritto 17-31. La difesa Spurs è eccellente, l’attacco di Miami in bambola. Se non fosse per un paio di triple di Ray Allen, San Antonio sarebbe già in fuga, invece è “solo” a +9 (28-37 a -6’30” dalla fine del secondo quarto). Ah, detto per inciso, a Miami è venuta gente a vedere la partita. Anche tanti giocatori di football: Warren Sapp, Andre Johnson, Julius Peppers, Serena Williams… Serena ti adoro, sei la mia preferita…

Ecco, c’è il clima dell’aperitivo. Solo che anche quelli in campo sembrano essere stesi a South Beach a bere qualcosa. Miami non c’è, dopo le triple di Allen si becca il mega parziale e può suonare la sirena del “panico”. 28-46, molto più una “bambola” questa che gara3.

Poi se prendi un tap-in a due mani schiacciato di Leonard, quello del 33-55 quando è quasi finito il secondo quarto… Beh, ti rendi conto (Miami) che i problemi sono davvero parecchi.

Fine primo tempo: 36-55. Punti totali di James & Wade: 13.

Qualcosa nel terzo quarto cambia ed è qualcosa di importante: Lebron James. Il Re è presente, è vivo e lotta insieme a noi. Oddio, insieme a noi. Lotta in un pianeta tutto suo, ne mette 19 nel solo terzo quarto (DICIANNOVE) e non è assolutamente arrestabile. Il problema è che Wade è inesistente, tanto per non insultarlo troppo, e gli Spurs addirittura, dopo il 48-61, sprintano ancora fino al torrenziale 57-81 di fine quarto.

Spoelstra prova anche Haslem, ma sono tentativi palesemente di fine corsa. Miami non rientra più, perde in maniera scioccante due gare in casa di fila (87-106). Le perde in maniera netta, sostanziale, senza poter recriminare nulla. Troppa differenza in questo momento, troppe questioni di ‘anema e core’ da mettere sul piatto. Testa, gambe, energia, gioco: sta tutto dalla parte di quelli del Texas. È 3-1…

Avrei detto gara7, adesso è utopia…

 

MIAMI HEAT – SAN ANTONIO SPURS 86-107

MIAMI: Chalmers 4 (2/4, 0/2), Wade 10 (3/13), James 28 (6/9, 4/8), Lewis 2 (1/2, 0/2), Bosh 12 (5/10, 0/1), Allen 8 (1/2, 2/4), Andersen 5 (1/4), Battier (0/1 da tre), Cole 4 (2/2), Douglas (0/1 da tre), Haslem 2 (1/2), Jones 11 (1/1, 3/3), Oden.

SAN ANTONIO: Parker 19 (8/13, 0/2), Green 9 (3/5 da tre), Leonard 20 (6/9, 1/3), Duncan 10 (4/9, 0/1), Diaw 8 (3/5, 0/1), Ginobili 7 (1/2, 1/2), Splitter 6 (3/4), Bonner 3 (1/1), Mills 14 (1/2, 4/6), Joseph 2 (1/1), Belinelli 4 (2/2, 0/1), Baynes 2 (1/1), Ayres 3.

PARZIALI: 17-26, 36-55, 57-81, 86-107

Tiri liberi: MIA 13/20, SAS 18/25

Tiri da tre: MIA 9/22, SAS 9/21

Rimbalzi: MIA 27 (James 8), SAS 44 (Leonard 14)

Assist: MIA 13 (Chalmers 5), SAS 25 (Diaw 9)

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