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Leonard spaziale, 71 degli Spurs nel primo tempo, Miami è travolta (92-111)

NBA: San Antonio Spurs at Philadelphia 76ers
loza on 11 giugno 2014 - 6:13 in NBA, Sport USA

Difficile star svegli, ma come diceva quell’altro là… Quello che ha vinto abbastanza negli anni ‘90 e giocava in maglia rossa… Quello lì… Vabbè, ci siamo capiti, diceva “Love of the game”. Ed è vero amore per il gioco… Poi se l’approccio è quello di una super edizione di “Star spangled banner” ancora meglio…

In campo, sul parquet, la prima sorpresa è di Pop che prova in quintetto Diaw col suo bagaglio di pancia, culone e scienza cestistica. “E’ per svegliare Leonard”? L’effetto è quello, perché Kawhi è un altro, ma soprattutto perché nei primi sei minuti il fatto che gli Spurs cambino su ogni blocco porta solo dei vantaggi, anche quando succede che Duncan si trovi 1 vs 1 contro Lebron. Leonard e Green sono caldissimi, San Antonio ha percentuali assurde e dopo 6’ si viaggia sul 10-23. Poi? Poi Lebron vede rosso come i tori (è entrato il Red Mamba, ebbene sì…) e schiaffeggia più e più volte la retina. Il figlio di Gloria vede una piscina al posto del canestro e non una vasca da bagno, ne fa 13 nei primi 8 minuti ma sul tabellone (oddio tabellone, diciamo maxischermo…) quelli vestiti di nero sono a una piuma dai 30 (20-29 a -3’ dalla fine del 1° quarto).

Il problema, per Miami, è che la sensazione estatica di San Antonio prosegue. Oltre la realtà l’attacco Spurs, ben lontano, in senso positivo, da percentuali comunque buone. No, le percentuali sono surreali, incredibili. Leonard è già a 16 con 3/3 da tre, Ginobili mette la tripla di tabella allo scadere del quarto e dopo 12 minuti siamo 25-41. Esatto, 41.

Piove, grandina nel canestro degli Heat. Una tormenta che prosegue nel secondo quarto anche con il secondo quintetto, con i vari Patty Mills e Splitter. Miami difende non benissimo e Wade fa due cose buone in mezzo a una marea di schifezze, ma in tutto questo ci sono soprattutto i meriti di un attacco neroargento scintillante. A -7’55” dal termine del secondo quarto c’è un oceano tra le due squadre (30-55) e quelli del Texas tirano con 19/21 dal campo (19/21, non è un refuso). E Miami? Lebron c’è e Lewis mette qualche canestrino utile a non affondare definitivamente, ma nel tunnel si va comunque sul 50-71

Non sono gli Spurs di Duncan e Robinson, ma neanche quelli del primo Parker. Sono gli Spurs di un Pop che ha cambiato pelle negli anni a seconda del materiale umano a disposizione. Come a San Antonio, anche a Miami gli spettacolini durante le pause non è che siano proprio il massimo… Per fortuna torna il gioco e nel secondo tempo torna anche Wade, quanto meno presente e attivo tanto da portare gli Heat sul -13 in un paio di occasioni. È tempo della chiamata alle armi, del “Chi c’è e chi non c’è”. Ecco, Chalmers non c’è, non esiste. Diaw invece rivaleggia con Lewis per la panza e con Ginobili per i polpastrelli. Va pure a rimbalzo con cattiveria e quando cade sul parquet fa un buco degno di un asteroide…

Il Beli? Entra a 4’32” dalla fine del terzo sul 66-81 e si trova nel bel mezzo del recupero Heat che a -2 minuti sono già a -7 (74-81)… Spurs nel momento più difficile della partita, ci vogliono p…. E Belinelli mette la tripla del nuovo +10. Non male…

Si entra nel quarto periodo sul 75-86 con l’intensità che sale e con il palazzo che diventa ancora più caldo, ma sempre con l’aria condizionata. Miami però il massimo sforzo l’ha già fatto, non rientra abbastanza nel punteggio per spaventare San Antonio e il canestro del 102-84 a 5 minuti dalla fine è l’ultimo chiodo sulla bara. La partita s’affloscia, ma era già successo talmente tanto prima che lo possiamo anche concedere… Per una volta poco equilibrio, ma gara4 sarà ancora a Miami…

Qualche ultima nota di cronaca: 1) Lebron ha segnato 9 punti negli ultimi 39 minuti di partita, 2) Il plus/minus di Chalmers è “solo” -2, incredibile, 3) Iniziano i Mondiali di calcio? Davvero?

 

MIAMI HEAT – SAN ANTONIO SPURS 92-111

MIAMI: Chalmers 2 (0/2, 0/5), Wade 22 (8/11, 0/1), James 22 (7/10, 2/4), Lewis 14 (1/2, 4/5), Bosh 9 (3/3, 1/1), Cole 8 (2/7, 1/2), Andersen 3 (0/1), Allen 11 (1/4, 2/4), Jones, Battier, Douglas (0/1 da tre), Haslem (0/1), Oden.

SAN ANTONIO: Parker 15 (3/7, 1/3), Green 15 (6/6, 1/2), Leonard 29 (7/7, 3/6), Diaw 9 (2/4, 1/2), Duncan 14 (4/7), Bonner 2, Ginobili 11 (3/5, 1/3), Mills 5 (1/2, 1/3), Splitter 6 (2/3), Belinelli 3 (0/2, 1/1), Ayres, Baynes 2 (1/1), Joseph.

PARZIALI: 25-41, 50-71, 75-86, 92-111

Tiri liberi: MIA 18/24, SAS 26/32

Tiri da tre: MIA 10/21, SAS 9/20

Rimbalzi: MIA 26 (James e Andersen 5), SAS 29 (Duncan 6)

Assist: MIA 17 (James 7), SAS 21 (Parker e Mills 4)

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