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Lebron saluta Jay-Z e Beyoncé, poi ne fa 49

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loza on 13 maggio 2014 - 11:53 in NBA, Sport USA

Ci eravamo un po’ dimenticati di lui… In fondo la sua era stata l’unica serie di primo turno dal tasso di interesse più basso di un film in bianco e nero degli anni ’30… Bobcats debolucci e Heat con la pipa in bocca e le ciabatte. Ci eravamo dimenticati di lui perché l’alter ego 2014, Kevin Durant, ha giocato come neanche in Space Jam contro i mostri, ha vinto l’Mvp e ha strappato lacrime all around the world con quel discorso di ringraziamento urbi et orbi…

Ci eravamo dimenticati di lui perché guardavamo a come Aldridge e Lillard le suonavano al Barba e poi venivano suonati dai nonni in neroargento… Ci eravamo dimenticati di lui perché “Wall e Beal sono la coppia di guardie più forti della Nba e quindi è normale che Washington abbia battuto Chicago”… Ci eravamo dimenticati di lui perché ci eravamo divertiti un casino con Paul e Curry… Ci eravamo dimenticati di lui anche solo per guardare gli zero che sommava in tabellino quella bestia incomprensibile di Roy Hibbert

Ci eravamo dimenticati di lui e avevamo commesso un errore capitale. Perché quello che “porta i suoi talenti a Miami” non può stare più di 2-3 settimane lontano dai riflettori. Ieri è stata la nottata giusta. Prima della gara con Brooklyn saluta Jay Z e Beyoncé (Dio abbia in gloria Beyoncé nei secoli dei secoli), poi litiga un po’ con Alan Anderson e infine decide che è ora di tornare a giocare.

Sì, giocare a quello sport che tanto gli piaciucchia… Quella pallacanestro che lo ha reso ricco già con l’Hummer che gli ha comprato mamma Gloria quando lui era ancora adolescente e lei non aveva ancora incontrato Delonte West…

Ieri Lebron ha giocato da Re. Bow down to the King, please. 49 punti con 13/18 da due, 3/6 da tre e 14/19 ai liberi. Punti che servivano enormemente a Miami per battere una Brooklyn più resistente del previsto. Gli Heat hanno finito “solo” sul +6 (102-96) in un Barclays Center pieno di star che aspettava il pari nella serie. Invece Miami va sul 3-1. Lebron va sul 3-1 e dice a tutti: “Scusate, c’era bisogno di ‘sta robina qua per farvi capire chi sono?”

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