Branco, 50 anni
Il vero nome è Claudio Ibrahim Vaz Leal ma tutti, proprio tutti, lo conosciamo meglio come Branco. Terzino sinistro (sì, insomma, terzino…) brasiliano nato il 4 aprile del 1964 (oggi 50 anni, auguri), è stato in Italia con Brescia e Genoa, ma di natura era un viaggiatore. Ha cambiato squadra 13 volte, con carriera iniziata nel 1979 (Internacional di Porto Alegre) e terminata nel 1998 (Fluminense).
Al di là delle vittorie con le squadre di club (un campionato in Brasile e uno in Portogallo) è ricordato soprattutto per due cose. Una è l’arma segreta, quel sinistro al tritolo che esplodeva su punizione e che ha mandato pure gente all’ospedale (Murdo MacLeod, scozzese che era in barriera e che il 29 giugno del 1990 aveva deviato di testa una sua punizione).
Il secondo ricordo è quello della sciagurata finale dei Mondiali 1994, quella dei rigori tra Italia e Brasile. Lui segna il terzo penalty e pareggia i conti (2-2), poi per l’Italia sbagliano Massaro e Baggio, mentre nel Brasile in mezzo segna Dunga. E gli Azzurri piangono…