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Più cultura sportiva: ecco il “Camp Aic – Città di Rimini”

foto camp
loza on 7 marzo 2014 - 22:52 in Altri, Altri Sport, Calcio, Seconda divisione

L’obiettivo è creare cultura sportiva, diffonderla nelle scuole e tentare di alimentare nelle nuove generazioni un modo migliore di vedere il calcio. Più sano. Più vero. A mettersi in moto è un gruppo di ex calciatori legati al territorio romagnolo (Paolo Bravo, Sandro Porchia e Roberto Cevoli), che insieme all’Associazione Italiana Calciatori e all’amministrazione comunale riminese propongono incontri nelle scuole e un camp estivo.

 “Come Aic – spiega il vicepresidente vicario, Umberto Calcagnoci siamo proposti anche quello di carattere sociale. Per questo sono partiti dall’estate scorsa vari camp in Italia in cui proponiamo un modello formativo globale, che vuole essere di supporto ai genitori e alla scuola”.

“Siamo orgogliosi di essere qui con l’Aic, partner autorevole con cui abbiamo intrapreso una collaborazione e con un gruppo di ex calciatori che si ritrova a Rimini con questo progetto -spiega l’assessore allo Sport, Gian Luca Brasini -. I temi trattati sono molto cari a questa amministrazione: ci si rivolge ai ragazzi nell’età dello sviluppo sportivo ed umano, coinvolgendo gli istituti scolastici di Medie e Superiori per sensibilizzare su varie problematiche legate allo sport. In più, arriva il 1° Football Camp Città di Rimini, di cui siamo felici di essere partner”.

Vediamo dunque quali sono le iniziative. Si parte con gli incontri nelle scuole.

“Nostro obiettivo è ‘normalizzare’ la figura del calciatore e la percezione che da fuori si ha del calcio – spiega Calcagno -, evitando così le strumentalizzazioni di cui i ragazzi rischiano di essere vittime. Con i ragazzi delle Superiori condivideremo due temi già affrontati con i tesserati professionisti, ma che coinvolgono anche chi fa calcio da praticante o da appassionato. Parleremo di calcioscommesse, spiegando ai ragazzi (ma anche ai genitori, che vorremmo avere presenti agli incontri) l’importanza delle regole e i costi sociali delle loro mancanza, cercando al tempo stesso di proporre messaggi positivi per lo sport e la coesione sociale. Poi, parleremo di iper-medicalizzazione troppo spesso usata anche a livello dilettantistico e giovanile. Gli incontri, atti a trasferire alle giovani generazioni i veri valori dello sport, si concluderanno con gli allenatori e con le società dilettantistiche”.

Due i responsabili del progetto per l’Aic, Luca Milocco e, per gli aspetti didattici, Stefano Ghisleni.

“I camp dell’Aic sono equamente divisi tra campo e laboratori formativi ed è davvero positiva la collaborazione con gli ex calciatori, veri testimonial della passione e dei valori. Ci saranno aspetti tecnici e di sviluppo psicologico diversi in base alle età. Un vero e proprio modello formativo innovativo, un percorso di crescita che va di pari passo con la scuola”.

E ora il Football Camp Città di Rimini

“Ringraziamo amministrazione e Aic -dice Roberto Cevoliche ci ha prospettato di portare avanti il progetto a Rimini. Il Camp si svolgerà dal 9 al 21 giugno, nella miglior struttura possibile, il ‘Romeo Neri’. Alla parte sportiva assoceremo aspetti di divertimento. Una giornata tipo prevede mare, laboratori e allenamenti. Più un giorno a Mirabilandia. I costi? I più bassi possibili: per i residenti, 240 euro per una settimana, dalle 8 alle 19,30, più kit per l’attività, pranzi, merende, gita, trasporto al mare col trenino e lavanderia. Il camp è aperto anche ai non residenti: comprendendo anche albergo e cene, si passa a 460/480 euro a settimana. Sono previste promozioni e quote pagate dagli sponsor per permettere di partecipare anche alle famiglie che non se lo possono permettere”.

Info: www.footballcampcittadirimini.it

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