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Crabs via da Rimini, a Igea nasce la nuova Accademia con campo di proprietà

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loza on 13 febbraio 2014 - 16:37 in Basket, DNB, Giovanili, Sport ITA

A Igea, lontano da quella Rimini che sembra allontanare, anziché avvicinare, le sue squadre di vertice. A Igea, dove c’è già la foresteria che accoglie 12 ragazzi dando loro vitto, alloggio e organizzazione oltre che allenamenti. Proprio là, nella zona del Parco del Gelso, i Crabs hanno costituito la nuova base operativa (c’è anche la segreteria con le coppe fino a qualche mese fa in via Dante a Rimini). Là, lontano dagli occhi e dalle palestre riminesi, Luciano Capicchioni costruisce il suo fortino.

Per ora c’è la foresteria, una palazzina in una zona estremamente confortevole e immersa nel verde con qualsiasi comfort: camere, salotto, zona ristoro, lavanderia e tutto quello che serve, compresa la saggia guida di Tina Dimitrova e Gordan Firic. Dodici i ragazzi ospitati tra italiani, argentini, bulgari, georgiani e bosniaci. Tutti nelle giovanili dei granchi. Poi c’è il futuro, lo sguardo rivolto lontano, pur in una stagione di massima difficoltà, anche economica, per la squadra senior.

Lo sguardo rivolto al futuro vuol dire “ACCADEMIA CRABS”, una sorta di centro permanente di Rimini fuori da Rimini. C’è già l’accordo col Comune di Bellaria per costruire, poco lontano dall’attuale sede di via Rossa, una piscina, una nuova sede della foresteria e una palestra di proprietà con due campi. Tutto presumibilmente pronto per l’inizio della stagione 2015/2016. Il motivo? Affrancarsi dalle logiche di precedenza nelle palestre del Comune di Rimini e allenarsi liberamente. Ma col minibasket, l’Under 13 e almeno anche l’Under 14 che resteranno per forza di cose nella città madre per ovvie ragioni d’età.

“La vecchia società doveva al Comune 33mila euro e abbiamo perso la precedenza su tutti i campi – sottolinea anche questa volta Luciano Capicchioni –. Un danno enorme per noi che ci ha fatto crollare i numeri del minibasket. Dopo la diaspora del 2004 eravamo comunque riusciti a risollevarci, ho chiamato Giancarlo Sarti e abbiamo ricostruito tutto. Bene fino al 2010 quando è iniziata la crisi del Basket Rimini e così, per far sopravvivere la ‘madre’ prima squadra, i figli ‘Crabs 1947’ del settore giovanile se la sono comprata. Il che non è molto normale ma è stato così”.

Per il resto c’è l’orgoglio dei più stretti collaboratori di Capicchioni, quelli che ci sono “da sempre”.

“Qui si vive come in una famiglia – osserva il responsabile foresteria Giancarlo Sarti -. Un clima tranquillo da campus americano che è l’ideale. Abbiamo un’attenzione meticolosa per i ragazzi, con loro ci sono due super guide come Firic e Dimitrova e un’organizzazione perfetta che parte al mattino con brioche calde, caffè, cioccolata e prosegue durante tutto l’arco del giorno”.

Il responsabile del settore giovanile, Lorenzo Gandolfi, passa poi in rassegna l’organizzazione di questi anni. “In dieci anni con Luciano siamo arrivati otto volte alle Finali Nazionali centrando due terzi posti. Poi una Coppa Italia e due successi in tornei importanti come San Lazzaro e Lissone. Il mix con gli stranieri è vincente: così migliorano anche i ragazzi di Rimini. Le squadre fanno tutte i campionati d’Eccellenza e stanno andando bene. Siamo ripartiti da zero e abbiamo fatto un buon lavoro”.

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